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Primarie in Liguria: l’alternativa c’é

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Ragazzi facciamo i seri una volta nella vita: finalmente c’è un’alternativa sul piano politico elettorale in Regione Liguria. Alle elezioni primarie dell’11 gennaio per scegliere il candidato alla presidenza della Regione (non bisogna essere veggenti per prevedere che il vincitore delle primarie sarà il nuovo governatore) un uomo coraggioso ha deciso di sfidare Raffaella Paita, la burlandiana (nonchè burlona) di ferro grande sostenitrice della realizzazione del Terzo Valico. Sergio, l’uomo che riempì il Circo Massimo di bandiere rosse in difesa dell’articolo 18 e già sceriffo (pardon Sindaco) di Bologna prima di volare a Strasburgo al Parlamento Europeo, ha deciso di provarci per il bene di noi tutti e della Liguria intera. Sergio ha ragione quando si scaglia contro la cementificazione di una terra meravigliosa, quando chiede un cambio di passo per costruire un futuro sostenibile per una delle regioni più belle d’Italia. E come sempre avviene quando un uomo coraggioso scende in campo, al suo fianco non può che avere altri grandi uomini coraggiosi a sostenerlo. Fu così che Pippo e Nichi corsero in aiuto all’amico Sergio e con loro anche gli scudieri del grande Sindaco di Genova Marco Doria, pezzi (pezzettini ndr) di Rifondazione, Comunità San Benedetto e i Comunisti Italiani (esistono ancora, sono stati recentemente avvistati degli esemplari di 95 anni nell’entroterra ligure).

Sergio ce l’ha fatta, è riuscito a riaggregare il frastagliato mondo della sinistra e adesso in tutta Italia si guarda al “laboratorio Genova” per costruire in tutto il bel paese la nuova sinistra, quella che manca, quella che milioni di italiani non vedono l’ora di avere.

Per quanto riguarda il Terzo Valico finalmente le nostre orecchie hanno udito parole forti da parte di Pippo che ha rilasciato una dichiarazione all’Agi picchiando duro: “Sul tema delle grandi opere come il Terzo Valico (la linea ferroviaria ad alta velocita’/capacita’ Genova – Milano, ndr) e la bretella autostradale (Gronda di Ponente, ndr) chiederemo a Cofferati di esprimersi. Ci sono cose che servono, altre molto meno. Sono il primo a chiedere a Cofferati chiarezza su questi punti e che si esprima prima del voto”.

Perchè mai chiedere chiarezza al mitico Sergio su due questioncine di poco conto, scarsissimo rilievo e che nulla hanno a che vedere con la cementificazione selvaggia e il dissesto idrogeologico che mette sempre più spesso in ginocchio la Liguria? Suvvia Pippo, ma sono queste domande da fare?

Perchè sia chiaro che il grande Sergio le idee su Terzo Valico e Gronda le ha chiarissime, non ha bisogno di chiarire proprio un bel nulla!

http://www.youtube.com/watch?v=8S2v6QcLVFs

Ha le idee chiarissime proprio come il sindaco arancione Marco Doria, tanto osannato da Nichi e dal suo partitino, quello che per non farsi mancare niente governa in Regione Piemonte con Sergio Chiamparino, uno che di alta velocità, fra Tav Torino – Lione e Terzo Valico, se ne intende parecchio.

Allora Pippo rassegnati, la discontinuità che cerchi portata avanti secondo le tue dichiarazioni anche con le realtà ambientaliste ed i comitati (noi giuriamo che eravamo impegnatissimi a fare altro) è l’ennesimo miraggio utile solo a salvaguardare un piccolo ceto politico che senza poltrone sarebbe costretto a trovarsi un lavoro normale e a puntare la propria sveglia al mattino presto come noi comuni mortali.

Ci dispiace moltissimo, ma l’11 gennaio saremo troppo impegnati ad ostacolare la realizzazione di un’opera che Sergio definisce “fondamentale per noi e per l’Europa” (questa l’ha copiata spudoratamente da Raffaella Paita a cui consigliamo di incazzarsi parecchio per il plagio) e non potremo partecipare alla scelta del “nuovo caro leader”. L’alternativa c’è e come sempre è quella di continuare la lotta contro chi vuole il Terzo Valico e quindi anche contro Sergio e i suoi peones.

P.S: dopo la richiesta di chiarezza di Pippo abbiamo chiesto su twitter a lui e a Nichi se erano riusciti a far cambiare idea a Sergio e a Sergio se Pippo e Nichi erano riusciti a fargli cambiare idea. Purtroppo i nostri erano troppo impegnati a costruire la nuova sinistra del tondino e del cemento e non hanno trovato il tempo per rispondere a dei semplici (e un po’ cagacazzo) cittadini come noi. Sergio lo ha comunque fatto dal suo letto di ospedale (niente di grave non preoccupatevi) pochi giorni fa rilasciando un’intervista a Repubblica. Sergio non ha cambiato idea, avevate dubbi a riguardo?

Viva Sergio, viva Pippo, viva Nichi, viva la nuova sinistra di cui solamente loro e il Cociv hanno bisogno!