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Alessandria grida #iononcisto

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Quella di stamattina è stata una grande e determinata manifestazione.

Circa trecento studenti e studentesse di Alessandria e delle città limitrofe si sono dati appuntamento alle 8,30 in piazza del Cavallo, nei pressi di corso Crimea. Alcuni brevi cortei spontanei sono partiti dai maggiori istituti della città e hanno raggiunto la piazza del concentramento. Il corteo di oggi ha attraversato le strade e le piazze di quasi tutto il centro città e, a gran voce, i giovani hanno voluto gridare il loro dissenso nei confronti dei provvedimenti annunciati dal presidente Renzi e dal ministro Giannini.

Non si limitano però a questo i motivi per cui gli studenti hanno invaso le strade. Lo striscione d’apertura riportava il seguente slogan: “Sfruttati a scuola come a lavoro, io non ci sto!” e striscioni intermedi al corteo riportavano frasi contro il caro-libri e contro il caro-trasporti. Sono proprio questi i disagi maggiormente percepiti nelle scuole; nessuna garanzia viene data a chi studia, un posto di lavoro fisso resta un miraggio e anche un posto di lavoro precario è quasi irraggiungibile da chi finisce il percorso di studi. Emblema dello sfruttamento e della precarietà che tutti i giovani affronteranno una volta usciti dalle scuole sono gli stage non retribuiti. A circondare tutti i problemi interni alle scuole ci sono tutti quei disagi che ogni anno si ripresentano, su tutti i succitati caro-libri e caro-trasporti. I costi dei mezzi di trasporto lievitano di anno in anno mentre il servizio continua ad essere sempre più scadente. I libri di testo rappresentano una vera e propria “mazzata” per le famiglie degli studenti già costrette, ormai da qualche anno a questa parte, a fare i conti con una crisi economica creata da politici e banchieri che, però, stanno pagando le fasce più “deboli” della società.

Oltre agli striscioni sventolava anche l’ormai onnipresente bandiera No Tav e, durante il corteo, è stata sottolineata la solidarietà che i giovani hanno voluto esprimere nei confronti dei movimenti contro le grandi opere, in particolare al movimento No Tav – Terzo Valico, vista anche la presenza di alcuni studenti provenienti dai paesi interessati da questa grande opera. Gli interventi dal furgone sono stati molto chiari: “Non è accettabile che le grandi opere, peraltro inutili, devastino il territorio e mettano a repentaglio la salute delle persone”; e ancora “le nostre scuole cadono a pezzi, la sanità è in ginocchio però per le grandi opere su cui poter speculare i soldi ci sono sempre”. Solidarietà è stata espressa anche nei confronti dei movimenti per il diritto all’abitare, in particolare al Movimento per la Casa di Alessandria, ormai da quasi un anno per le strade della città per bloccare sfratti e occupare case per le famiglie che non possono permettersi di pagare un affitto a causa della crisi.

Nei pressi di corso Roma il corteo ha incrociato Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure (cittadina interessata dal terzo valico) del Partito Democratico, non appena è stato riconosciuto un intervento dal furgone ha palesato la rabbia nei suoi confronti e il corteo ha spontaneamente allontanato il primo cittadino novese dalle strade facendogli capire che Alessandria è contro il Terzo Valico.

Dopo essersi snodato per le vie della città, il corteo si è di nuovo fermato nella piazza del concentramento iniziale dove gli studenti si sono dati appuntamento al centro sociale Crocevia per discutere insieme quali saranno i prossimi passi da compiere e per organizzare le prossime iniziative e le prossime mobilitazioni.

Circa ottanta studenti hanno partecipato all’assemblea al Crocevia e si sono riconvocati per mercoledì 15 ottobre alle ore 15,00 sempre al Crocevia.

Oggi la voce  degli studenti di Alessandria  si è alzata in coro con quella di tutti i giovani d’Italia per gridare a gran voce “io non ci sto!”, per rivendicare il diritto ad un istruzione pubblica all’altezza e conquistarsi la possibilità di avere un futuro degno.