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26/03 Giornata di resistenza contro gli sfratti

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Mercoledì 26 marzo sarà una giornata decisiva per il Movimento per la Casa. La prossima settimana le famiglie di Anna, Daniela, Any, Giorgio, Gregorio e Luigi rischieranno nuovamente di finire in mezzo ad una strada: dal 21 gennaio scorso, primo blocco degli sfratti di via Romera, nessuna soluzione è stata trovata per risolvere il dramma abitativo, nemmeno una posizione pubblica e chiara è stata presa dalle istituzioni, che sulla questione continuano a fare orecchio da mercante.

Le uniche novità che in questi mesi apprendiamo dai giornali sono le lettere e le richieste esplicite da parte di Gianluigi Capra, a vertice dell’omonimo gruppo proprietario degli immobili di Spinetta Marengo, rivolte al prefetto cittadino al fine dell’utilizzo della forza pubblica per eseguire una volta per tutte gli sfratti. Forza pubblica ad oggi mai utilizzata.

Il 26 marzo non sappiamo cosa succederà, non abbiamo la sfera di cristallo per prevedere quali forze metterà in campo la controparte. Il clima che si respira tuttavia non è dei più sereni: è il quinto passaggio dell’ufficiale giudiziario, le “visite di cortesia” di carabinieri e polizia a famiglie ed attivisti nelle ultime settimane sono incrementate, con la rinomata cortesia di chi nella propria vita ha deciso di difendere gli interessi dei Don Rodrigo di turno. Dalla Prospettiva s.r.l. rassicurano che si vada delineando una soluzione (ovviamente non abitativa) per la giornata di fine mese, da comune e prefettura il silenzio è assordante e alcuni ufficiali giudiziari durante il blocco degli ultimi sfratti minacciano che a breve i nodi verranno al pettine.

Mercoledì segnerà uno spartiacque dal quale sarà impossibile tornare indietro: da una parte ci saranno i proprietari di centinaia di immobili, quelli che dalla crisi che ha peggiorato la vita di milioni di persone in questo paese hanno tratto beneficio, quelli che tra “salotti buoni” e domeniche in chiesa chiedono ai loro amichetti di schierare gli eserciti per eseguire gli sgomberi.

Dall’altra parte ci saranno i tanti che credono ancora che la vita debba essere dignitosa per tutti, quelli che nelle statistiche degli sfratti non vedono solo numeri che in pochi anni sono cresciuti esponenzialmente ma sanno cogliere quello che ci sta dietro, cioè donne e uomini, i loro sogni e le loro paure.

A quanti pensano in quella giornata di poter chiudere i conti, ricordiamo che i conti non si fanno senza l’oste.

Finalmente gli sfrattati, gli emarginati, gli ultimi della terra sono stufi di elemosinare le briciole dalle tasche gonfie di quelli che hanno rubato e restare muti e rassegnati di fronte ad un’esistenza precaria ed infame.

E’ il tempo in cui decine e decine di persone in questa città hanno deciso di ribellarsi all’arroganza e all’ingiustizia, di riprendersi ciò che quotidianamente viene negato, che sia una casa o in generale la propria dignità.

Facciamo appello a tutte le persone che da questo tempo difficile non si sono fatte abbattere, a tutti quelli che pensano che l’uscita dalla crisi non sia la ricetta proposta dalla Troika e servita Monti, Letta o Renzi, ma percorra la strada dei diritti e della solidarietà, affinchè si uniscano al Movimento per la Casa mercoledì 26 marzo, alle ore 7.00 in via Romera a Spinetta Marengo, per una grande giornata di lotta.

A nulla servirà schierare le vostre guardie, il 26 marzo abbiamo deciso che resisteremo alla vostra violenza con i nostri corpi, con la nostra gente: senza una soluzione per tutte e sei le famiglie da via Romera non ce ne andremo!

Prima di sgomberarci sgomberatevi il cervello, noi siamo la comunità toglietevi il cappello!

Diamo inoltre appuntamento per Sabato 29 Marzo  a Torino dove i movimenti e i collettivi che si occupano di diritto alla casa si ritroveranno per dare vita ad un’importante giornata di lotta, il ritrovo per  la partenza da Alessandria e’ fissata per le ore 13 alla stazione ferroviaria.

Movimento per la Casa