Indietro

Pd, la triade del Terzo Valico si presenta*

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Nella serata di Lunedì 30 Settembre, la discussione in Consiglio Comunale a Novi Ligure riguardante l’approvazione del bilancio si è presto trasformata nel palcoscenico personale del Sindaco Lorenzo Robbiano che si legge in una nota stampa rilasciata dal Comune: “ha presentato un vero e proprio bilancio di mandato evidenziando i temi affrontati e i principali interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale dal 2009 ad oggi”.

Naturalmente Robbiano ha parlato anche di Terzo Valico ed è sempre la nota stampa a raccontarci il suo pensiero: “Riguardo il Terzo valico ferroviario, opera decisa dal Governo Nazionale sulla base della legge obiettivo, è stato sottolineato l’impegno di Novi e degli altri Comuni interessati nell’elaborazione di numerosi documenti sui problemi ambientali (amianto, risorse idriche, ecc.) che modificano in meglio le previsioni del proponente l’opera e sono stati assunti dalla Commissione per la valutazione di impatto ambientali come prescrizioni. Robbiano ha evidenziato che, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, è stato ottenuto che ARPA Piemonte e Liguria siano i controllori per l’applicazione di tali protocolli. Inoltre, per la prima volta nella vicenda del Terzo Valico, si sono avuti contatti con i responsabili del Ministero dell’Ambiente ed è stato ottenuto un incontro con  il Ministro delle Infrastrutture, il quale ha dichiarato che i Comuni devono essere i primi interlocutori di RFI e Cociv.”

Parole, parole, parole, soltanto parole per ribadire la bontà e l’utilità del Terzo Valico come ripetutamente votato in Consiglio Comunale.

Abbiamo una buona notizia: Robbiano fra qualche mese non sarà più Sindaco di Novi e sono tre i contendenti in casa PD che si sfideranno alle prossime elezioni primarie. Tutti e tre sono dei rottamatori (trattenete le risate) renziani.

Andiamo a vedere chi sono e cosa dicono oggi del Terzo Valico (magari la mobilitazione popolare nel tempo gli ha fatto cambiare idea).

Il primo a scendere in campo è stato Simone Tedeschi attuale Assessore della Giunta Robbiano. Nel programma di tre paginette reperibile sul suo sito si legge: “Complessivamente dobbiamo passare da una logica di mera “salvaguardia” ad una logica di vera e propria “valorizzazione” dell’ambiente e del paesaggio, valore aggiunto della nostra agricoltura e del turismo enogastronomico. In questo contesto andrà proseguito con decisione l’operato dei Sindaci rispetto al progetto di Terzo Valico, teso a minimizzare gli impatti ambientali, correggere gli errori di tracciato, difendere la salute dei cittadini.”

Il secondo a scendere in campo è stato Rocchino Muliere attuale Consigliere Regionale. Sul suo profilo facebook riporta l’intervento alla conferenza programmatica del PD del 28 Settembre e fra le altre cose si può leggere: “Così come penso che sia indispensabile e necessaria una rivoluzione nei servizi di mobilità, che può essere resa possibile anche dalla realizzazione del Terzo valico. Su questo punto di rilevante importanza mi riconosco completamente nell’azione dei sindaci di Novi e in particolare del Sindaco Robbiano. La strada scelta, ovvero di affrontare grandi problemi che un’importante struttura come questa impatterà sul territorio e di guardare anche alle possibili opportunità è da me condivisa. I sindaci, il territorio, devono avere un ruolo decisivo nella realizzazione dell’opera. Questo era il senso della legge regionale 4/2011, questo è il senso della nostra richiesta di costituire l’Osservatorio tecnico nazionale.”

Il terzo a scendere in campo è stato Graziano Moro attuale Assessore Provinciale. In una recente intervista a corriereal alla domanda “Sul fronte Terzo Valico lei è sempre favorevole, o ha cambiato opinione?” risponde: “Rimango sempre fermo sulle mie posizioni: la valutazione sulla strategicità delle grandi opere compete al Governo. Ma, come amministratore locale, posso chiedere, ed esigo, che tutte, ma proprio tutte le procedure di impatto ambientale e di sicurezza siano rispettate. Altrimenti non si deve neanche partire, poche storie. Non solo: il progetto deve prevedere concrete ricadute positive sul territorio, e in particolare sui comuni direttamente interessati dall’opera. Non possiamo essere quelli che vedono semplicemente passare il treno sotto casa, e fanno ciao ciao con la manina. Quindi da un lato opere compensative (strade e gallerie, compresa la tangenzialina di Novi, appunto), dall’altro sviluppo per la logistica di casa nostra. Sono per un progresso sostenibile, e concreto: il Terzo Valico va bene, se porta sviluppo e occupazione permanente anche a casa nostra. Come? Il cervello della logistica hi-tech, gli ingegneri gestionali che gestiscono i flussi delle merci non devono lavorare da Singapore, ma si dovrebbe creare qui da noi un centro di logistica all’insegna dell’innovazione. Ci sono dati che evidenziano come un ingegnere si porta dietro, a livello occupazionale, altri 5,6 posti di lavoro. Un indotto straordinario.”

Concludendo sembra fin troppo chiaro che nessuno dei tre sia stato folgorato sulla via delle Pieve ed abbia avuto un ripensamento. Loro il Terzo Valico lo vogliono, chiedono in cambio qualche rotonda e l’allargamento di qualche sottopasso, non muoveranno un dito per opporsi alla sua costruzione, ma grazie a loro non ci saranno problemi per la salute, il territorio e l’ambiente. Una favoletta già ascoltata durante il regno di Lorenzo Robbiano.

Una favoletta che dovremo rassegnarci ad ascoltare per altri cinque anni se dovesse essere uno di questi tre a diventare il prossimo Sindaco di Novi.

Solo i novesi potranno rottamare i rottamatori.

*Il titolo, con opportuna modifica, è ispirato dalla prima pagina de “La Pravda novese” uscita oggi in edicola: “Pd, la triade si presenta”. La foto è presa dal sito online lapravdanoveseonline.net.