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Il Gruppo Valverde No Tav risponde al Sindaco di Campomorone

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

COMUNICATO GRUPPO VALVERDE NO TAV

Sul mensile “La Polcevera” di maggio 2013 è pubblicata una lettera del Sindaco Giancarlo Campora, alla quale non possiamo non rispondere.
Lo facciamo lasciando per le strade e tra la gente questo scritto, perché è qui, per le strade e tra la gente, che noi portiamo avanti le nostre idee (la lettera del Sindaco è riportata in fondo).
Da circa un anno chiediamo all’Amministrazione Comunale di indire assemblee pubbliche sulle motivazioni che sostengono il Terzo Valico, per informare i cittadini su cosa comporterebbe tale opera per i nostri territori ed ascoltare i pareri delle persone in merito. Mai è stato fatto. Lo scorso 30 aprile, durante il Consiglio Comunale una delle circa 80 persone presenti, ha letto un testo di critica alla Pubblica Amministrazione. Il Sindaco ha deciso di interrompere la seduta, non ascoltare e lasciare la sala. Successivamente le persone sono uscite dal Palazzo Comunale ed hanno distribuito per le strade il testo letto; il Consiglio nel frattempo è poi ripreso e si è regolarmente concluso.
Un gesto puramente simbolico, per denunciare sia le nocività del Terzo Valico, sia la mancanza di trasparenza e comunicazione della nostra Amministrazione.
Lasciamo al giudizio dei lettori se imposizione e prevaricazione, gli aggettivi utilizzati dal Sindaco, siano adatti ad un’azione di questo tipo, oppure se descrivano piuttosto bene il comportamento di chi approva uno dopo l’altro i progetti di vent’anni di disastri, senza aver neppure riferito ai cittadini di cosa si tratti. NULLA di quello che la popolazione sa sul Terzo Valico è uscito dai canali dell’Amministrazione Comunale e di questo chiunque non potrà che convenire con noi. Un silenzio dietro al quale c’è un chiaro, quanto elementare, ragionamento politico: “meno se ne parla, meglio è”.  Affermare di essere sempre dalla parte della comunità, senza nemmeno averla mai incontrata non sarà forse retorica?…
Lasciamo anche all’immaginazione dei lettori da quale sede di partito può essere uscita la richiesta di solidarietà degli altri Sindaci, che prontamente si sono allineati alle direttive. Ci chiediamo se solo qualche settimana fa Campora e gli altri Sindaci abbiano mandato la stessa lettera a Marco Doria quando, giustamente, i lavoratori di Amt hanno bloccato il Consiglio Comunale di Genova. Avranno scritto anche qui gesto esecrabile, oppure il problema non è il gesto, quanto semplicemente smascherare i malaffari del Terzo Valico e attivarsi affinché tutti sappiano??…
Il Sindaco afferma che questo episodio si affianca a lettere di minacce. Noi non sappiamo a cosa si riferisca; forse alle cartoline con su scritto “Malcomune: Terzo Valico” distribuite a chi le desiderava e su cui ognuno può aver scritto ciò che reputava giusto? Gesto goliardico e molto apprezzato dagli abitanti. O forse si riferisce a qualcos’altro che ignoriamo totalmente. Ricordiamo comunque al Sindaco che quando dobbiamo comunicare qualcosa, lo facciamo SEMPRE firmando le nostre parole e di quelle rispondiamo. “Affiancare” alle nostre azioni parole che nemmeno conosciamo, significa fare informazione tendenziosa.
Nell’ultima parte il Sindaco Campora, affermando di non guardare alle prossime elezioni, conferma di essere entrato in campagna elettorale per le Comunali del prossimo anno e conferma di temere che “il Trono stia traballando”. Per chiarire la nostra posizione, visto che in maniera volutamente strumentale, ci individua come trampolino di lancio per il M5S riportiamo un breve passo di un comunicato NoTav della ValSusa nel quale ci riconosciamo pienamente “il Movimento No TAV è un movimento trasversale APARTITICO ma non apolitico, un movimento di base fatto dalla gente e che rispetta tutte le idee della gente, senza guardare né da dove provengano, né chi votino o chi abbiano votato (unica discriminante: l’antifascismo e l’antirazzismo)”. Qualsiasi schieramento si presenterà alle prossime elezioni e qualsiasi schieramento vincerà, noi continueremo a portare avanti le nostre ragioni e le nostre proposte, così come oggi, per le strade e tra la gente, perché è qui, per le strade e tra la gente, che crediamo possa nascere la consapevolezza che qualcosa di diverso e migliore da quello che ci viene proposto, o meglio, silenziosamente imposto, sia possibile.
Comunque una domanda a carattere “elettorale” al Sindaco ci permettiamo di farla:  il trampolino di lancio per il M5S (contrario a Terzo Valico e grandi opere in genere) non sarà per caso il risultato delle ultime politiche a Campomorone ?…
Ricordiamo infine che il giornale “La Polcevera”, da cui il Sindaco Campora attacca non solo noi, ma sembra un po’ chiunque voglia opporsi a lui, è finanziato dal Comune con i soldi dei cittadini, soldi anche di chi scrive e legge questo manifesto per intendersi;  la redazione del giornale è “Image” di Ottavio Traverso, la stessa società che gestisce il sito del gruppo consigliare del PD di Genova.  Ognuno tragga le proprie conclusioni.

… Non si sottovaluti caro Sindaco, lei è un “buon politico”: ha una bella presenza, buona dialettica, perenne calma, riesce a dire tutto e il contrario di tutto, tiene la posizione più semplice e vuole farla passare per una scelta coraggiosa, non ha mai indetto una sola assemblea a Campomorone e sostiene di essere l’unico disposto a dialogare e discutere, per anni insieme ai suoi colleghi di partito ha denunciato chi monopolizza i mezzi di comunicazione ed oggi, a quanto pare, da questi ha ben imparato… d’altronde se la sua parte politica con loro condivide sia idee sulle Grandi Opere (o Grandi Truffe, a scelta) sia le poltrone in Parlamento un motivo ci sarà pure… ”il bene dell’Italia, certo”.

Gruppo Valverde No Tav

Leggi anche:

L’articolo del Sindaco su “La Polcevera” e la solidarietà degli altri Sindaci

 

 

La lettera del Gruppo Valverde No Tav spedita ai Sindaci:

Desideriamo rispondere all’articolo del Sindaco Campora, pubblicato su “La Polcevera” nell’edizione di maggio 2013.

La storia dei cittadini impegnati a contrastare il progetto del Terzo Valico, è connotata dalla creazione di gruppi spontanei, apartitici, accomunati da una forte ideologia antifascista, che esprimono il proprio dissenso attraverso azioni non violente; da sempre portano avanti le loro iniziative in modo pubblico, senza nascondersi dietro a nulla e a nessuno.

In riferimento a quanto scritto sulla giornata del 30 aprile, suggeriamo al Sindaco Campora di andare ad assistere qualunque Consiglio Comunale, in qualunque città d’Italia; anche se è sufficiente andare nella vicina Genova per verificare che tipo di proteste, con toni ben più accesi, avvengano frequentemente rispetto a quella che tanto lo ha indignato.

Ci viene da sorridere, Sindaco Campora, nel constatare che il suo partito di riferimento non si sia altrettanto sdegnato quando la destra, con cui governate il Paese, ha occupato il Palazzo di giustizia a Milano; in quell’occasione motivi per indignarsi ve ne erano certamente di più, rispetto alla pacifica contestazione avvenuta durante il Consiglio Comunale di Campomorone.

Strumentalizzare il possibile ricevimento di alcune cartoline, forse senza firma o con qualche commento colorito, come minacce ed aggressioni, ci sembra fuori luogo e di cattivo gusto.

Nel momento stesso in cui ci invita ad abbassare i toni, la sua lettera Sindaco, non rappresenta sicuramente un buon esempio; ci sembra infatti l’esposizione isterica e permalosa di chi confonde il concetto di democrazia, di chi ci vorrebbe tutti omologati al proprio pensiero unico.

Parla di democrazia il Sindaco Campora, ma finora si è sottratto ad un confronto pubblico sul merito del Terzo Valico.

Riteniamo che per essere democratico e antifascista, non basti mettere sul logo del Comune “Città di Pace” e promuovere commemorative iniziative resistenziali. La democrazia ed i principi della resistenza vanno coltivati ed applicati giornalmente, soprattutto su valori fondamentali: opporsi all’aggressione del nostro territorio, opporsi allo sconvolgimento inutile di un’intera comunità per i prossimi 20 anni almeno, opporsi allo spreco di 6,5 miliardi di euro pubblici, sono certamente alcuni di questi valori.

Invitiamo il Sindaco Campora a leggere il libro scritto dal giudice F. Imposimato “Corruzione ad Alta Velocità” per capire le vere ragioni che hanno portato a volere la realizzazione del Terzo Valico.

E’ inaccettabile che un Sindaco venda il “suo” territorio in cambio di un campo di calcio e alcuni parcheggi; saranno anche strutture utili alla comunità, ma non possono essere ottenute sottoforma di ricatto, in cambio della ben nota devastazione che attende il nostro territorio e di tutti danni che i cittadini dovranno subire per lunghi anni.

Sorvoliamo sulla lettera di solidarietà dei Sindaci limitrofi, non merita neanche un commento da tanto è patetica.

Il prosieguo dell’articolo del Sindaco Campora forse mette in luce il vero motivo, il vero intento delle sue parole.

Sembra aver lanciato la campagna elettorale per il prossimo anno. Lui e il suo partito sentono traballare il “trono del loro regno”, temono per le loro poltrone, sentono minacciato il monopolio politico nel territorio?

Il richiamo del Sindaco Campora al M5S è totalmente decontestualizzato dal nostro ragionamento; non vorremmo entrarci, tuttavia una riflessione merita di essere fatta: il Sindaco Campora evoca scenari apocalittici nel caso non rivincesse lui o meglio un suo successore, visto che non è più eleggibile.

Certo, per una persona che parla continuamente di umiltà e dei propri limiti, affermazioni simili sono un po’ contraddittorie, ma forse ha due “io” egemoni in opposizione tra loro.

Comunque su questo tema lo possiamo tranquillizzare; i gruppi NoTav sono apartitici, non sono mai stati strumento di nessuno e non lo saranno mai.

Quindi invitiamo lui a non strumentalizzare la protesta/proposta che i cittadini portano avanti da anni.

Il movimento NoTav è qualcosa di più di un gruppo di persone che si oppongono ad un buco nella montagna; è un movimento di opinione, che oltre alla protesta, coniuga proposte forti per il superamento di questo sistema di sviluppo, che ci ha portato nella più grande crisi economica che l’epoca moderna possa ricordare.

Ma forse è proprio questo che infastidisce il Sindaco e il suo partito di riferimento.

Noi, sempre con onestà, mettendoci in prima linea, rubando il tempo libero agli svaghi e alla famiglia, continueremo a lottare, perché vale la pena di lottare per le cose senza le quali non vale la pena di vivere

Il nostro territorio, il nostro ambiente, la salute nostra e delle generazioni future, l’impiego del denaro pubblico in opere utili alla comunità, la costruzione di una società più giusta e solidale, sono certamente cose per cui riteniamo valga la pena continuare a lottare.

A conclusione si cita testualmente dall’articolo: “il buon politico non guarda le prossime elezioni ma alle prossime generazioni. Io non ritengo certo di essere un buon politico…”

Gruppo Valverde NoTav