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Scoppia la protesta – I lavoratori delle partecipate assediano il Comune, poi invadono il centro cittadino

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

L’appuntamento davanti a Palazzo Rosso, sede del Comune di Alessandria, è fissato per le 10 di questa mattina.

A protestare per la sospensione di 10 servizi aziendali e la conseguente messa in ferie forzata di 35 dipendenti (alcuni di loro, non avendo maturato le ferie, sono in permesso non retribuito) sono i lavoratori di A.s.p.al., azienda partecipata del Comune che si occupa della gestione di numerosi servizi in gran parte dedicati al cittadino (dal servizio giovani, servizio musei, servizio mediatori culturali, servizio informatico, servizio tributi e contravvenzioni).

Il presidio, rumoroso e colorato, viene raggiunto dai lavoratori delle altre partecipate cittadine e delle cooperative, tutte seriamente minacciate dal dissesto finanziario in cui versa il Comune. Alle 11 sono centinaia i lavoratori che invadono il cortile di Palazzo Rosso, dove sta per iniziare l’assemblea dei dipendenti comunali: vengono accolti dagli applausi di solidarietà dai colleghi e vengono sostenuti nella loro richiesta, non accolta, di incontrare il Sindaco Rossa.

Al grido di “Rita Rossa vergogna!” i lavoratori escono da Palazzo Rosso e organizzano un corteo spontaneo che sfila per circa un’ora per le vie della centro cittadino, bloccando ripetutamente il traffico nell’ora di punta. Il corteo si conclude alla mezza nel cortile del Comune, dove vengono lanciati i prossimi appuntamenti di lotta, tra cui l’occupazione dell’Informagiovani (uno dei servizi di A.s.p.al. sospesi).

La rabbia e la tensione sono palpabili, come è giusto che sia quando dalla sera alla mattina, per una crisi non dipendente dai lavoratori ma da scelte politiche scellerate, ci si ritrova senza lavoro, senza diritti e privati della propria dignità. Un tempo si parlava di autunno caldo, oggi anche l’inverno è oltremodo rovente.