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La Rete per la Casa blocca uno sfratto in via Sclavo

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Questa mattina alle ore 9 in via Scalvo ad Alessandria, una mamma e i suoi due piccoli figli dovevano essere sfrattati dalla loro abitazione. Uno sfratto per morosità incolpevole ai danni di una donna che è stata abbandonata dal marito e si è ritrovata sola e senza lavoro a dover crescere i suoi bambini.
Il Comune di Alessandria, come troppo spesso accade, ha negato alla famiglia la possibiltà di poter accedere alla graduatoria dell’emergenza abitativa per la mancanza di uno dei requisiti molto restrittivi decisi dall’amministrazione comunale (il pagamento continuativo di un anno di affitto). Per il Sindaco Fabbio, che dovrebbe occuparsi dell’emergenza abitativa essendo il titolare della delega, è sicuramente bastato questo per credersi con la coscienza a posto. Non hai i requisiti e quindi te e i tuoi figli potete andare a vivere in mezzo alla strada, sembrano dire da Palzzo Rosso.
Per fortuna anche questa famiglia ha avuto il coraggio di organizzarsi con la Rete Sociale per la Casa che questa mattina non ha fatto mancare il suo sostegno. All’appuntamento oltre all’Ufficiale Giudiziario, alla proprietaria e al suo avvocato si sono presentati anche gli attivisti della Rete, indisponibili a veder consumare l’ennesimo atto di violenza nei confronti dei più deboli.
Lo sfratto è stato quindi rinviato al 20 Giugno, data nella quale si ripeterà il solito copione se le Istituzioni non avranno trovato una sistemazione abitativa alternativa per Farah e i suoi due bambini.
Intanto Venerdì saranno nuovamente sotto sfratto le famiglie della palazzina di via Carlo Alberto che da più di un anno lottano per vedersi riconosciuto il diritto alla casa.
Dal tavolo anticrisi della Provincia di Alessandria hanno fatto sapere che la proposta del canone sociale (affitto da privati per destinare a canone sociale alle famiglie in emergenza abitativa) dovrebbe essere in dirittura di arrivo e pertanto non verrà utilizzata la forza pubblica per eseguire lo sfratto.
La Rete Sociale per la Casa, vigilerà comunque che lo sfratto non venga eseguito e continuerà a mobilitarsi per garantire che entro il mese di Giugno vengano finalmente assegnate le abitazioni alle famiglie in emergenza abitativa.