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Alessandria – Bloccato uno sfratto al terzo accesso

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Nella progressiva carneficina sociale rappresentata da centinaia di sfratti esecutivi nella città di Alessandria, questa mattina era il turno di una famiglia di Spinetta Marengo. Una delle tante storie che la crisi amplifica e dietro alle quali si nasconde tutta l’incapacità delle Istituzioni di far fronte ad una grande emergenza sociale. Un matrimonio che finisce, un lavoro che si perde e tre donne (madre, figlia e nonna) che si ritrovano nell’impossibilità di pagare l’affitto. Tre donne che si fanno coraggio, trovano la forza e la dignità di lottare per i loro diritti, decidono di organizzarsi insieme alle tante famiglie della Rete Sociale per la Casa.

Questa mattina era il terzo passaggio dell’Ufficiale Giudiziario, una giornata a rischio dove si temeva l’intervento della forza pubblica. Una trentina fra attivisti e famiglie si sono presentati all’appuntamento dalle 8 del mattino e trattandosi di una via defilata del quartiere sono direttamente stati ospitati nell’appartamento della famiglia. Alle nove il solito noioso e scontato copione va in scena. Arrivano la proprietaria, il suo avvocato, l’Ufficiale Giudiziario e un fabbro. Quando bussano alla porta e vengono fatti entrare trovano la sorpresa di trenta persone asserragliate dentro l’appartamento.

La proprietaria sbraita, l’avvocato minaccia denunce e dice all’Ufficiale Giudiziario di eseguire lo sfratto, l’Ufficiale Giudiziario risponde di non essere superman, il fabbro rimane direttamente in macchina, gli attivisti e le famiglie dicono che non sono intenzionati a lasciare l’alloggio, la forza pubblica non si presenta.

Sfratto rinviato al 15 Dicembre, nella speranza che il solito copione non si debba ripetere per la quarta volta.

Intanto dopo la grande fiaccolata del 27 Settembre e la resistenza di Via Carlo Alberto del 30, il Prefetto ha finalmente convocato un tavolo sulla crisi e l’emergenza abitativa per domani mattina. Decine di invitati, mancano solo l’associazione per la tutela dei nani da giardino e la Rete Sociale per la Casa. Qualcuno pensa veramente di poter risolvere il problema dell’emergenza abitativa senza discutere e trattare con la Rete per la Casa e sciegliendosi come interlocutori i sindacati degli inquilini che rappresentano solo loro stessi?

Evidentemente alla miopia politica non c’è mai fine e dopo la commissione politiche sociali fantasma a cui non si è presentato il Sindaco, una nuova pagina di lungimiranza politica viene scritta nella città di Alessandria.

Dalla Rete per la Casa fanno sapere di non essersi mai sentiti forti come oggi, che ai tavoli imbanditi preferiscono le strade e le piazze, che la strada del blocco degli sfratti e delle occupazioni rimane l’unica vera risposta che qualcuno ha saputo fornire all’emergenza abitativa.

Ci sarebbe da scommettere che hanno le idee chiare e che prossimamente saranno nuovamente pronti a colpire. Decine di palazzi stanno aspettando che qualcuno torni ad abitarli.