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In movimento per il diritto alla casa

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

E’ iniziata molto presto la giornata di mobilitazione della Rete Sociale per la Casa nella città di Alessandria. Appuntamento alle ore otto del mattino per dirigersi in Via Ugo Foscolo al quartiere Pista con l’intento di impedire lo sfratto per morosità incolpevole di una famiglia di migranti. Alle 9 e 30 si è presentato l’Ufficiale Giudiziario, accompagnato dalla proprietà e dall’avvocato. Ad una prima affermazione azzardata dove comunicava che dovevano assolutamente abbandonare l’alloggio, tutti sono stati ricondotti a più miti consigli. La presenza di una cinquantina di persone al picchetto antisfratto ha conquistato una proroga  al 31 di Marzo, giornata entro la quale le Istituzioni sono chiamate  a trovare una soluzione alternativa. Finito il blocco dello sfratto i manifestanti si sono diretti davanti al Comune di Alessandria dove ad attenderli c’erano altre famiglie e attivisti. In tutto circa una settantina le persone presenti al presidio davanti a Palazzo Rosso, per chiedere una soluzione alternativa per gli abitanti di Via Carlo Alberto 14, il blocco degli sfratti e la regolarizzazione delle occupazioni abitative di via Viora. I manifestanti hanno chiesto a gran voce un incontro con il Sindaco, nonchè assessore alla casa della città e visto che tardava ad arrivare, hanno invaso la carreggiata inscenando un blocco stradale nella centralissima Piazza Libertà, mandando in tilt il traffico cittadino. Solo a quel punto dal palazzo comunale comunicavano la disponibilità del Sindaco all’incontro nel corso del quale, il primo cittadino, ha preso l’impegno che per tutte le famiglie di via Carlo Alberto verrà trovata una soluzione alternativa nel tempo massimo di quindici giorni. Rassicurazioni sono arrivate anche sul versante del blocco degli sfratti, con l’amministrazione che si è impegnata ad assegnare case popolari prima del prossimo passaggio dell’Ufficiale giudiziario e per quanto riguarda la regolarizzazione delle occupazioni di via Viora che comunque non verranno sgomberate. La Rete Sociale per la Casa, che in questo momento organizza una trentina di famiglie, vigilerà che le buone intenzioni si trasformino in atti concreti e questa sera è in programma una nuova assemblea per decidere i prossimi passi da fare per tutelare il diritto alla casa. Solo la mobilitazione e l’autorganizzazione hanno prodotto questi primi risultati parziali. Si replica il giorno 26 Febbraio con il blocco dello sfratto di un’altra famiglia migrante  e il 1 Marzo con la grande giornata di mobilitazione dei migranti e degli antirazzisti alessandrini.