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B…ugiardi senza gloria

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

La mattinata era iniziata molto bene per gli attivisti e le famiglie della Rete Sociale per la Casa. Il picchetto antisfratto organizzato in via Viora per impedire lo sgombero di una famiglia rumena, ha conquistato una nuova proroga al 19 Aprile. A seguire si è svolto un incontro fra rappresentanti dell’amministrazione comunale  e rappresentanti della Rete per la Casa, per approfondire le soluzioni ai problemi che erano stati posti con la manifestazione di Martedì mattina. Due le questioni dirimenti sul tavolo: un tetto per una delle famiglie che erano state intossicate e la questione degli abitanti di Via Carlo Alberto.

Per quanto riguarda la prima questione, occorreva trovare una soluzione alternativa visto che i Vigili del Fuoco erano intervenuti mettendo sotto sigilli la stufa killer e avendo chiuso il contatore del gas. Era da almeno quindici giorni che tutti sapevano che oggi sarebbe terminata l’ospitalità a casa di amici e gli esponenti dell’amministrazione comunale, ancora stamattina, davano rassicurazioni. E’ arrivata poi la tanto attesa telefonata del Cissaca che annunciava di presentarsi alla loro sede alle 11 perché era stata trovata una casa di emergenza. Alle 11 e 30 una nuova telefonata annunciava che la casa in questione non c’era più, forse volatilizzatasi nel tempo di soli trenta minuti. Alle pressanti richieste di spiegazioni, veniva risposto che un piccolo precedente penale peraltro estinto, impediva all’amministrazione comunale di esporsi, in quanto il Cissaca avrebbe minacciato di rivolgersi ai giornalisti per denunciare lo scandalo.

Ma quale scandalo? Assegnare una casa a una donna incinta di sette mesi che ha rischiato la vita pochi giorni fa? Chi in gioventù ha subito una condanna deve pagare questa colpa per tutta la vita?

Dimenticavamo che il centrodestra alessandrino gode di alta moralità, come il caso Grassano e la lista di decine di mogli e amanti nei consigli di amministrazione degli enti stanno a dimostrare.

Sempre al mattino l’amministrazione rassicurava su via Carlo Alberto, dicendo che sarebbe arrivata un’ordinanza sindacale volta a far ristrutturare la palazzina da parte della proprietà. Un mese di tempo, nel quale se non venissero eseguiti i lavori la palazzina diventerebbe inagibile e il Comune troverebbe soluzioni alternative per le famiglie. In serata anche l’ordinanza era scomparsa.

In conclusione la famiglia intossicata passerà una nuova notte al freddo e chissà quante altre ancora. Fintanto che i tecnici dell’Amag, intervenuti oggi, non troveranno il coraggio di assumersi la responsabilità di far riaprire il gas e garantire che si potrà tornare a scaldarsi senza rischiare la vita. Gli abitanti di Carlo Alberto non sanno nulla del loro futuro.

A questo punto ai vari Fabbio, Ansaldi, Dallerba, Repetto, Mussano, tutti coinvolti a vario titolo in questa vicenda, diciamo solamente che sono dei  b…ugiardi senza gloria. Non abbiamo più tempo da perdere con questi personaggi che non potranno mai capire la condizione di vita e l’esasperazione che stanno vivendo centinaia di famiglie in emergenza abitativa a causa della loro incompetenza. Loro sono nati con la camicia e un tetto caldo sotto al quale riscaldarsi non gli manca certamente.

A noi non resta che continuare a proseguire nella strada del conflitto che tanti risultati ha prodotto in questi anni. Il 1 Marzo manifesteremo nuovamente la nostra indignazione insieme a tante e tanti altri, in piazzetta della Lega, alle ore 17.

La nostra pazienza oggi è finita, qualcuno ha toccato il fondo, ma qualcun’altro sta per spiccare il volo…

RETE SOCIALE PER LA CASA

(mai tanto arrabbiata come oggi)